giovedì 26 marzo 2015

"Pensare in termini di infinito" dal libro "A Dream for the World" di Stefano D'Anna

Questo libro racconta della mia carriera d’imprenditore che ha avuto il suo culmine nel portare un’impresa, acquistata in condizioni fallimentari, alla posizione di leader assoluto nel suo settore. Questo libro vuole ispirare futuri e presenti filosofi d’azione.
Ricordo che fin da bambino mi sono chiesto e ho cercato di spiegarmi da dove venivo, quale fosse lo scopo della mia vita, che cosa o chi fosse Dio e altre domande di questa portata.
Crescendo, ho continuato a interrogare i miei insegnanti, gli adulti che avevo intorno, i familiari, gli anziani e a cercare nei libri che leggevo senza sosta quelle risposte che nessuno sapeva darmi in modo soddisfacente.  

E quando ponevo le mie difficili questioni, un passo delle sacre scritture, quello che imponeva: “Abbi fede e non porti domande”, era spesso lo schermo dietro cui nascondevano la loro incapacità a rispondermi. Un’affermazione inaccettabile quanto illogica.
Ero ancora un ragazzo quando presi la decisione che avrebbe fatto di me un pensatore indipendente e che mi avrebbe aiutato per tutta la vita a nutrire una mente inquisitiva, incline alla ribellione. Presi le distanze da tutto quello che mi era stato insegnato.

mercoledì 18 marzo 2015

L’IMPROVVISO HA SEMPRE BISOGNO DI UNA LUNGA PREPARAZIONE (o l’Arte di conoscere il futuro) di Stefano D'Anna

Le civiltà di ogni tempo si sono interrogate sulla libertà dell uomo di dirigere la propria vita, di determinare il suo destino. Gli eventi ci vengono incontro sul ‘tapis roulant’ del tempo e noi tutti ci chiediamo quanto possiamo considerarci responsabili, gli artefici veri del loro accadimento. Un incidente, il sopravvenire di una malattia, un crac finanziario, quanto dipendono da noi? Il nostro destino è già scritto o godiamo di libero arbitrio? L'uomo, come Giasone, è ancora faccia a faccia con la Sfinge. Il più antico dei delemmi ancora echeggia irrisolto e non trova risposta, oggi come migliaia di anni fa.
Un gruppo di ricercatori di Torino ha annunciato i risultati di uno studio condotto su 50 incidenti gravi. E’ risultato che nel 90% dei casi quegli incidenti apparentemente imprevedibili, erano stati preannunciati da un trauma psicologico. E’ come dire che per incorrere in un incidente fisico dobbiamo passare attraverso un ‘incidente psichico’.
La relazione che lega stati d’essere ed eventi, il misterioso rapporto che esiste tra la psicologia di un uomo e ciò che gli accade è l’elemento decisivo nella questione del libero arbitrio e la chiave dell’enigma della sua esistenza.
Gli antichi greci non avevano dubbi: esiste tra stati ed eventi una relazione di causa ed effetto. Quella civiltà arcaica credette intensamente che il destino di un uomo fosse una proiezione del suo mondo interiore, del suo essere. Su questa convinzione fondarono una scienza ed un’arte che assunse tra essi il massimo valore: la divinazione.


Nell’età pre-omerica sapiente non è chi è ricco d’esperienza o chi eccelle in conoscenza ma chi manifesta l’ignoto, chi conosce il futuro. Gettare luce nell’oscurità, precisare l’incerto è per i greci la vera sapienza ed insieme un’arte. Altri popoli esaltarono la divinazione, ma nessun altro popolo la innalzò a simbolo decisivo, a elemento centrale della sua vita. In tutto il territorio ellenico fiorirono i santuari dedicati al culto di Apollo al quale, più che a Dioniso, è da attribuirsi il dominio sulla sapienza, intesa come conoscenza del destino degli uomini e manifestazione, comunicazione di tale conoscenza. Apollo che parla attraverso la sacerdotessa simboleggia quest’occhio penetrante; il suo culto, per tutta l’antichità ed anche al di fuori della Grecia, è una celebrazione della sapienza.

Conosci te stesso

giovedì 12 marzo 2015

"SENZA AMORE, DIVORATI DAL TEMPO" di Stefano D’Anna

Tremila anni fa, la Grecia partorì uno dei miti più emblematici e angosciosi della nostra civiltà: il mito di Crono, divoratore dei propri figli. Oggi, con l’accelerazione progressiva dei ritmi della nostra vita, il mito di Crono è più attuale che mai. Siamo figli del tempo, vittime sacrificali votate a una divinità che idolatriamo e che spietatamente ci divora. Per vincere abbiamo un solo alleato…



Il viaggio di Pio VII da Roma a Parigi, su “invito” di Napoleone, per incoronarlo imperatore a Notre Dame, durò un mese. La notizia della rivoluzione francese fu data ai parmigiani dalla Gazzetta tre anni dopo la decapitazione di Luigi XVI. La posta sulla via dei pony express per la California impiegava settimane per essere recapitata.

giovedì 5 marzo 2015

LA RIVOLUZIONE INDIVIDUALE di Stefano D’Anna



Visibilia ex Invisibilibus
La verità economica più grande è sigillata nel motto della School for Dreamers: Visibilia ex Invisibilibus. La ricchezza materiale, visibile, è soltanto il riflesso della prosperità interiore di un uomo, di un’impresa, di una nazione. La ricchezza come la povertà sono l’espressione materiale di una invisibilità: l’essere. E’ un processo che procede dall’interno all’esterno”. Il visibile è una proiezione dell'invisibile, ne dipende come l'ombra dipende, per dimensione e forma, dall'oggetto che la proietta.
Tutto ciò che possiamo vedere, avvertire, toccare e sentire, gli oggetti materiali e l'intero business dell'esistenza, in tutta la sua varietà, non è che la proiezione di un mondo invisibile ai nostri sensi, verticale ad esso.
Anche in un uomo, tutto quello che egli ha saputo costruire origina dalla sua invisibilità, dal suo "sogno", e si manifesta esteriormente nella qualità della sua vita e nella natura degli eventi che lo toccano.

Un uomo potrebbe accidentalmente costruire un regno, potrebbe accumulare denaro, proprietà e castelli, ma il minimo crack nel suo "sogno" lo farebbe fallire.


Avere è essere